Manca davvero poco al 10 ottobre, giorno in cui gli ingegneri di Skyward Experimental Rocketry partiranno alla volta del Portogallo per partecipare a EuRoC 2022, la prima competizione universitaria di lancio di missili, con il loro “bambino” Pyxis, un razzo con parti stampate in 3D a sinterizzazione da 3D Store Monza.
Ma il team di questi fantastici ingegneri del Politecnico di Milano non ha lasciato nulla al caso, e per bissare il successo dello scorso anno, ha ottimizzato il razzo, ma soprattutto lo ha sottoposto a un test di lancio nella località che ormai è diventata un must per le prove di Skyward: Roccaraso, in provincia de L’Aquila.
E così, dopo 8 ore di viaggio in pullman per raggiungere l’Abruzzo, la squadra di Skyward ha potuto lavorare su Pyxis, il razzo con parti stampate in 3D, per mettere alla prova il frutto di mesi di progettazione, di calcoli e di assemblaggio.
Bene, ma come è andata a Roccaraso? Il test di lancio si è rivelato un successo! E non avevamo dubbi, vista la serietà e il know-how di Skyward, che abbiamo saggiato già alla serata di presentazione del razzo Pyxis nella sede di Kaos Design.
Il gioiellino del Politecnico di Milano, che ricordiamo misurare 2,5 metri di lunghezza per 15 centimetri di diametro, ha toccato quota 1100 metri al termine di un volo perfetto. Perfetto come la fase di recupero dell’intero razzo che, grazie al lavoro del paracadute e del parafoil, non ha riportato nemmeno un graffio.
La telecamera interna presente all’interno del payload, inoltre, ha permesso al team di Skyward di documentare i momenti salienti del test di lancio, concentrando l’attenzione sull’espulsione e il dispiegamento della vela (parafoil). Nonostante tutto sia andato secondo i piani, gli ulteriori dati raccolti si sono rivelati assai utili agli ingegneri meneghini, che hanno potuto perfezionare ulteriormente tutti i sistemi di questo razzo con parti stampate in 3D.
E ora tutti a tifare per Skyward Experimental Rocketry a EuRoC 2022!
GRAZIE A SIMONE PER AVERCI MOSTRATO CHE IN ITALIA ABBIAMO DEI CERVELLI CHE SPERO NON SE NE ANDRANNO MAI DALL’ITALIA ANCHE SE NE AVREBBERO TUTTE LE RAGIONI. IN BOCCA AL LUPO PER IL PROSIEGUO DELL’AVVENTURA E CHE VIVA IL LUPO….